Fino a qualche anno fa esisteva il concetto di “posto fisso”, di lavoro sicuro. Il lavoro stesso, nella sua definizione, includeva il recarsi in un luogo (ufficio, fabbrica, negozio ecc.) e passare li le 8 ore giornaliere in cambio dello stipendio.
Anche i copywriter hanno sempre lavorato in questo modo, recandosi in agenzia o in azienda per passare li la loro giornata. Io stesso ho attraversato periodi della mia vita nei quali ho fatto il copy presso aziende, in ufficio.
Tuttavia al giorno d’oggi esistono delle alternative che possono permettere di interfacciarsi con il mondo del lavoro in maniera totalmente diversa.
La figura del freelance
Come specifico nell’articolo Missione freelance che ti invito a leggere, nel corso degli anni si è sempre più diffusa la figura del copywriter freelance.
Questo non è altro che un libero professionista che svolge la sua attività di copy da qualsiasi parte del mondo preferisca proprio perché libero da vincoli di tempo o luogo. In poche parole un copywriter da remoto non è obbligato a recarsi in un ufficio in quanto può svolgere il proprio lavoro da dove preferisce.
Naturalmente per poter diventare freelance bisogna essere, di base, delle persone mature, professionali e in grado di gestire al meglio il proprio tempo.
Gestire in maniera autonoma il proprio tempo infatti può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Se da un lato hai la completa possibilità di decidere quando lavorare, dall’altro corri il rischio di non riuscire a consegnare in tempo i lavori che ti vengono assegnati.
La prima cosa da cambiare quindi per poter lavorare da freelance è la propria mentalità. Cerchiamo di capire meglio come.
Non sei pagato per il tuo tempo
Una delle differenze sostanziali che c’è tra chi lavora in un ufficio 8 ore al giorno e chi svolge il mestiere di copywriter da remoto sta proprio nel tempo.
Fondamentalmente quando si lavora in azienda si viene pagati un tot all’ora. Si ha un prezzo orario e, di conseguenza, quante più ore si lavora tanto più si viene pagati. Naturalmente esistono dei contratti che stabiliscono quante ore giornaliere dovrai fare sul posto di lavoro.
Da freelance il discorso è un tantino differente. Solitamente si lavora in base ai progetti e ai risultati da ottenere. Quando lavori da remoto infatti non hai un orario nel quale iniziare a lavorare e uno nel quale finire.
Tutto quello che hai sono i brief (ovvero le indicazioni per svolgere quel lavoro) e le deadline (vale a dire i tempi nei quali consegnare il lavoro).
Questo significa che se hai ad esempio un lavoro da consegnare in una settimana e oggi non hai voglia di lavorare puoi tranquillamente non farlo, essendo però conscio del fatto che entro la fine della settimana quel lavoro dovrà essere pronto.
Come ti dicevo prima questa può essere un’arma a doppio taglio. Se non sei in grado di gestirti da solo potresti non essere in grado di mandare avanti la tua attività.
Questione produttività
Uno dei principali vantaggi del lavorare come copywriter da remoto risiede però secondo me nella produttività.
Si, lavorare da dove si vuole è una cosa meravigliosa ma, a mio avviso, lo scegliere quando lavorare aiuta tantissimo in termini di produttività.
Non so se ti è mai capitato di lavorare per 8 ore in un ufficio. Se è così sai benissimo che non a tutte le ore sei produttivo allo stesso modo. Ci sono persone che sono molto più produttive la mattina mentre altre che magari dopo pranzo danno il meglio di sé.
Proprio per questo motivo trovo una cosa del tutto inutile forzare dei lavoratori ad essere con la testa incollata allo schermo per 8 ore al giorno. Questo di sicuro li renderà semplicemente “attivi” per 8 ore ma non vuol dire che produrranno sempre in maniera costante durante quelle ore.
Da freelance il discorso cambia totalmente. Quando decidi tu i momenti nei quali lavorare hai sicuramente un approccio totalmente differente e magari 4 ore di lavoro valgono, in termini di produttività, molto più di 8 passate in maniera forzata.
In più scegli liberamente il momento della giornata nel quale lavorare.
Come dicevo prima ci sono persone che al mattino sono piene di energia e quindi più produttive, altre che magari di notte sono molto più creative o che preferiscono attaccare subito dopo pranzo.
Insomma non si tratta solo di libertà ma anche di produttività.
Quali sono quindi i primi passi?
Diventare copywriter da remoto presenta come abbiamo visto numerosi vantaggi anche se non è semplicissimo farsi riconoscere in questo settore, almeno all’inizio.
I primi passi da fare sono naturalmente realizzare un portfolio (anche se non hai mai svolto lavori) e trovare clienti.
A poco a poco ci si farà conoscere e si potranno senza dubbio mettere le basi per svolgere questo mestiere al meglio. Quello del copywriting è un settore che se svolto in maniera professionale e con i giusti mezzi può dare delle grandi soddisfazioni sia personali che economiche.
CEO di Colpi di Penna e Copywriter a tempo pieno. Vivo praticamente con le dita sulla tastiera 7 giorni su 7 e sono riuscito a rendere la mia passione per la scrittura un lavoro a tutti gli effetti.
Sono specializzato in Copywriting, Ghostwriting e Social Media Marketing oltre ad aiutare gli aspiranti Copy a specializzarsi in questo settore.
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