Ho avuto il piacere e l’onore di intervistare Gianluca Gotto copywriter freelance, sognatore e viaggiatore in giro per il mondo.

 

Gianluca è un ragazzo di Torino con una storia molto particolare. Dopo aver terminato la scuola decide, come tutti i ragazzi della sua età, di iscriversi all’Università scegliendo una facoltà che, teoricamente, avrebbe dovuto garantirgli un lavoro sicuro: Giurisprudenza.

 

Le cose però non andarono come aveva previsto.
Le giornate passavano e Gianluca si sentiva sempre più intrappolato in questa “ruota del criceto”, in questa vita che non aveva scelto e che fondamentalmente non lo rendeva felice.

 

Ad un certo punto la svolta! In una delle tante giornate nelle quali la voce del professore gli sembrava solo un lontano brusio per il quale il suo interesse era pari a zero, decise semplicemente di alzarsi e mollare quella vita che non gli apparteneva.

 

Da lì un turbine di avvenimenti hanno contraddistinto la sua vita, la sua VERA vita. Le circostanze lo hanno portato prima a lavorare in Canada poi a diventare un copywriter freelance e vivere di scrittura. Ha fondato Mangia, Vivi, Viaggia un blog incentrato su stili di vita alternativi e addirittura ha scritto un libro Le coordinate della felicità che vi consiglio caldamente perché ricco di sensazioni, impressioni e tratti di vita vissuta.

 

Oggi vive tra Thailandia, Indonesia e qualsiasi altro posto decida di esplorare.

 

Quella di Gianluca è una storia di coraggio, passione e voglia di dare un senso alla propria vita. Una storia da cui tutti possiamo imparare qualcosa.

 

Dopo questa doverosa premessa vi lascio all’intervista completa.

 

Ciao Gianluca è un piacere averti qui.
Sul nostro sito parliamo spesso di freelancing nell’ambito del copywriting e non solo. Tu in più di un’occasione ti sei definito un nomade digitale: puoi spiegare ai nostri lettori cosa vuol dire per te?

 

Ciao, grazie a te per ospitarmi 🙂

 

Un nomade digitale è una persona che ha la possibilità di lavorare in remoto al computer e sfrutta questa situazione per lavorare mentre viaggia per il mondo. Questa è la definizione, poi ognuno vive il nomadismo digitale in modo diverso. Per me non significa per forza lavorare e spostarsi ogni giorno in un posto diverso (ma c’è chi lo fa).

 

Io lo intendo più come una vita nomade: oggi sono a Bali e ci starò un altro mese, poi starò un po’ in Thailandia, poi tornerò in Europa per un po’. Saltello da un punto all’altro del mondo in base alle mie preferenze, fermandomi per periodi di non più di due mesi.

 

Il web writer è ciò che faccio io da anni. Ho anche un blog aperto con la mia ragazza Claudia, Mangia Vivi Viaggia. L’anno scorso ho pubblicato un libro, “Le coordinate della felicità”.

 
 
Come ti sei avvicinato al mondo della scrittura sul web e quali sono stati i tuoi primi passi?

 

Ho sempre avuto la passione per la scrittura. All’ultimo anno di liceo scrissi un romanzo thriller che mi impegnò molto. Forse avrei potuto impiegare quel tempo e quelle energie per studiare un po’ di più per la maturità, ma ormai ero nel “tunnel” della scrittura che tu e qualsiasi appassionato di questa arte conosce bene. Alla fine mi sono diplomato ma il libro fu un buco nell’acqua 🙂

 

Più avanti nella mia vita, dopo una forte delusione per essere stato costretto da un problema famigliare a lasciare il Canada (amavo profondamente Vancouver), mi sono reso conto che dovevo ripartire da zero e l’ho fatto proprio dedicandomi a quella vecchia passione.

 

Volevo mantenermi scrivendo e il metodo più immediato mi sembrava il web writing. Non sapendo come fare (non c’erano istruzioni o guide all’epoca), feci qualcosa di molto istintivo: inviai una candidatura (con annesso articolo di prova) a decine di siti per cui mi sarebbe piaciuto scrivere.

 

Dopo molti rifiuti, ho iniziato a scrivere gratuitamente. Poi, un ragazzo che intervistai mi propose di scrivere in un ambito particolare (il poker). Lì è iniziata la mia vera carriera, perché ho iniziato a guadagnare.

Per anni ho scritto per il sito più importante in Italia nel settore e così sono diventato un web writer professionista e full time. Prima poche centinaia di euro (ma sufficienti per mantenermi mentre giravo per il sud-est asiatico), poi un vero e proprio stipendio che mi permetteva di viaggiare e anche risparmiare un po’ ogni mese.

 

Oggi mi dedico prevalentemente al mio blog e alla promozione del mio libro, ma continuo a scrivere per alcuni clienti (molti meno rispetto a un tempo).

 
 
Spesso dico ai miei lettori che questa professione (quella del copywriter) è per me la più bella del mondo nonostante gli alti e i bassi che presenta. Sei d’accordo?

 

Se ami scrivere, non c’è niente di meglio che tu possa trovare. E come dico sempre, se fai della tua passione un lavoro, hai smesso di lavorare: porti avanti un hobby e vieni pagato 🙂

 

Ecco perché è davvero importante non mollare e crederci sempre, se si vuole vivere di scrittura: non è una questione lavorativa, ma di vita e felicità.
 


 

 

In base alla tua esperienza pensi che tutti possano fare i web writer studiando e acquisendo le giuste competenze?

 

Secondo me sì, ma perché credo molto nella forza di volontà delle persone. Certo, senza un briciolo di passione diventa molto complicato.

 

Questo è un lavoro che se lo ami ti viene anche molto facile, ma se lo detesti è un incubo. Come tutti i lavori molto creativi, richiede una certa predisposizione.

 

Ecco perché consiglio questa strada solo a chi è davvero appassionato di scrittura (e lettura, non dimentichiamo quanto è importante leggere per scrivere bene).

 
 
 
Mi dicevi che al momento ti trovi a Bali. Come riesci a far coesistere la libertà e lo svago del viaggio con gli impegni, le scadenze e le responsabilità del lavoro da copywriter?

 

Sono una persona molto organizzata, che lavora tanto sulla preparazione al lavoro. Utilizzo app come Microsoft To-Do ed Evernote per avere sempre tutto sotto controllo e faccio largo uso di Google Drive per tenere traccia delle scadenze e del tempo che dedico al lavoro ogni singolo giorno.

 

Cerco di fare in modo di alzarmi ogni mattina sapendo già cosa devo fare e per quanto tempo.
La pianificazione è fondamentale quando sei un freelance e lo è ancora di più quando sei un nomade digitale: non hai un capo che ti guarda male, non senti la pressione tipica dell’ufficio.

 

Se non riesci a essere molto disciplinato, non puoi in alcun modo portare a termine i lavori che ti commissionano. Devi essere molto severo con te stesso e molto professionale.

 

Detto questo, io lavoro principalmente alla mattina e cerco di fare in modo di avere sempre il pomeriggio libero. Essendo molto veloce a scrivere, riesco a trovare sempre tempo per ciò che mi piace fare. Ad esempio viaggiare.

HireWriters.com

 
Un’ultima domanda. Un consiglio che daresti a tutti coloro che vogliono diventare copywriter e mantenersi scrivendo online.

 

A chiunque direi di metterci tanta passione e ancora più costanza. All’inizio ricevi un sacco di porte in faccia e delusioni, ma solo se molli sei certo di non farcela. È davvero importante considerare questo lavoro come una passione, così da non pensare di perdere tempo: ti fanno scrivere gratis? Devi pensare che comunque ti piace scrivere ed è un’opportunità per migliorare e imparare.

 

Oltre al mindset, è importante diventare esperti di un settore specifico. Lo dico perché per me è stato così con il poker: non c’erano molte persone (in Italia) capaci di scrivere che fossero al tempo stesso esperte del gioco. Avendo entrambe le caratteristiche, è stato facile ottenere lavori retribuiti.

 

All’inizio io volevo scrivere di musica o di sport… tutti campi troppo ampi e generici. Difficile tirare su uno stipendio in un settore con così tanta concorrenza e così tanta gente disposta anche a scrivere gratis.

 

È fondamentale trovare il proprio posto nel mondo del web writing e diventare veramente esperti su certe tematiche. A quel punto ti fai un nome e chi deve commissionare uno o più articoli non ci pensa due volte a chiamare te, senza nemmeno perdere tempo a cercare altri candidati.

 

Nell’infinità del web, essere discretamente esperti di un argomento specifico che non molti sanno trattare ti apre molte più porte rispetto a essere esperto di tanti argomenti molto ampi, su cui tanti sono già esperti.

 

Un ringraziamento speciale a Gianluca con l’augurio di rincontrarci da qualche parte nel mondo 🙂

Un abbraccio.